L’11 giugno si voterà anche nei comuni i cui consigli comunali erano stati sciolti, ma i sindaci erano rimasti in carica. Su parere del Consiglio di giustizia amministrativa, infatti, entro domani il presidente della Regione promulgherà il decreto che, in applicazione della legge n.6 del 2017, ne proclama la decadenza, in modo da consentire che anche i cittadini di quei comuni possano partecipare alla tornata elettorale dell’11 giugno. I comuni interessati dal provvedimento sono sette, per cui alle prossime amministrative si voterà in 136 e non più in 129 comuni.
Tre di questi, San Piero Patti, Monforte San Giorgio e Valdina, appartengono all’Area metropolitana di Messina. Gli altri quattro sono: Castiglione di Sicilia nell’Area metropolitana di Catania, Monterosso Almo nel Libero consorzio di Ragusa, Calatafimi-Segesta nel Libero consorzio di Trapani e Casteldaccia, nell’Area metropolitana di Palermo.
La norma, per cui vengono indetti i comizi elettorali anche in questi comuni, è stata approvata dall’Ars assieme alla legge di proroga dell’esercizio provvisorio ed è entrata in vigore, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, il 31 marzo scorso. Varata come interpretazione autentica di una legge dell’anno scorso, dispone la decadenza immediata, oltre che dei Consigli comunali, anche dei sindaci delle amministrazioni che non hanno approvato i bilanci nei termini di legge. Ritenendola inapplicabile, oltre che incostituzionale, nei confronti di sindaci eletti con leggi elettorali diverse da quelle attualmente in vigore, la presidenza della Regione si è rivolta al Cga, ma la risposta è stata inequivocabile: si deve applicare immediatamente.